Cos’è lo Stacanovismo

Vogliamo iniziare questo articolo con l’affermazione “Mi chiamo … e sono uno stacanovista”.

Viene subito in mente, non a caso, l’immagine di alcune persone sedute in cerchio. Tutti questi “ismi” (alcolismo, tabagismo, stacanovismo) si basano sullo stesso fondamento: dipendenza e desiderio ossessivo di evadere dalla realtà.

Lo stacanovismo è una dipendenza. Impegnandosi in un’attività che crea dipendenza (in questo caso il lavoro) una persona modifica il proprio stato psicologico.

Diego lavora molto. No, riproviamo. Derek LAVORA MOLTO. Non ha una vita personale perché non ha tempo da dedicare a qualcun altro. Non ha hobby, perché anche quelli richiedono tempo libero. Non ha amici perché… Beh, hai capito. Resta in ufficio fino a tardi, porta il lavoro a casa, non prende le ferie né un permesso per malattia da quattro anni.

Diego sostituisce tutto ciò che conta nella vita con il lavoro: rapporti stretti, amore e hobby. Il lavoro è diventato il centro della sua vita quando…la donna che amava lo ha lasciato. E questo è successo…quattro anni fa, come avrai intuito.

Forse gli stacanovisti saranno indignati perché li abbiamo paragonati agli alcolisti. È facile capire il perché: gli alcolisti sono in totale declino! Invece io…lavoro e guadagno! Cerco la perfezione! Io…non ho problemi! 

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Non sei sicuro da dove iniziare?

In realtà, lo stacanovismo è dannoso per l’individuo quanto qualsiasi altra dipendenza. Se togli al soggetto la possibilità di lavorare, anche temporaneamente (ad esempio, le ferie), il soggetto avrà “sintomi di astinenza” molto simili a quelli di un tossicodipendente quando non ha la sua “dose”: cattivo umore, ansia, un’inspiegabile sensazione di smania, un forte desiderio di tornare al “volante”.

Ogni stacanovista ti darà cento motivi per cui non può vivere in modo diverso…

Simona dice che al lavoro crollerebbe tutto senza di lei, quindi deve controllare tutto senza sosta.

Angelo fa notare indignato che si prende semplicemente cura della sua famiglia. Anche se sua moglie dice che hanno abbastanza soldi e che le manca un diverso tipo di cura. Ad esempio, vorrebbe averlo a casa più spesso e uscire qualche volta insieme. Si sente molto sola…

Per Diego, Simona e Angelo, l’occupazione professionale è diventata una sorta di camuffamento, che consente loro di nascondersi dietro al lavoro per sfuggire ai problemi psicologici irrisolti.

Se vuoi affrontare lo stacanovismo, il primo passo da compiere è quello che si fa per ogni altra dipendenza: riconoscere il problema. Hai un problema? Troverai una soluzione.

Se ti rendi conto che il lavoro occupa tutto il tuo tempo, che smette di essere il mezzo per diventare l’obiettivo finale e che dà un senso alla tua vita, dovresti porti le seguenti domande, rispondendo onestamente:

– Da cosa sto cercando di scappare dedicando tutto il mio tempo al lavoro?

– Vivo per lavorare o lavoro per vivere?

– Sono felice di come stanno le cose?

– Riesco a godermi qualcosa di diverso dal lavoro?

Fuggire dalla realtà può sembrare molto allettante, ma ti priva sempre della vita reale nella sua pienezza. Il lavoro può essere una parte della tua vita, una parte molto importante, ma…non può essere TUTTO. Perché, in tal caso, non vivrai moltissimi aspetti della tua vita.


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