Ho un “difetto” fisico. Come posso imparare a conviverci?

“È facile per te dire “Amati”! E se avessi un difetto fisico davvero evidente che non posso nascondere e che notano tutti come prima cosa, invece di vedere me? Come posso imparare a conviverci? Nel complesso, è possibile realizzare una vita appagante quando si è…imperfetti?”

Imperfetto…Che parola dura e dolorosa! Le persone che hanno difetti esteriori possono provare molti sentimenti angoscianti! I difetti possono essere di vario tipo: una voglia sul viso, una cicatrice evidente, gli occhi storti, l’acne, la vitiligine… In un modo o nell’altro, questo “qualcosa” esiste ed è impossibile non accorgersene.

Come vivere pienamente e armoniosamente con una cosa simile?

Probabilmente, qualunque cosa diremo, vorresti rispondere con qualcosa del tipo “è facile per te dirlo, tu non hai questo difetto!”. No, non è per nulla facile e non sminuiamo i sentimenti degli altri spiegando come convivere con un difetto fisico. In realtà, quasi ogni persona ha il proprio dolore con cui deve fare i conti. È solo che a qualcuno è “esterno” e a qualcuno è “interno”, e anche questa può essere una difficoltà.

Esistono linee guida universali? Probabilmente no, perché ogni persona è unica. Ma…

Se hai un difetto che ti preoccupa, ed è irreparabile, l’unica cosa che puoi fare è accettarlo come una parte di te stesso e magari farne anche il tuo punto di forza.

Pensa a tutte le modelle con qualche imperfezione fisica che sono diventate famose in tutto il mondo: Laura O’Grady, Kelly Mittendorf, Brunette Moffy, Chantelle Brown-Young, Madeline Stuart, Amazon Eve…E ce ne sono molte altre.

Nick Vujicic ha realizzato sé stesso senza avere né braccia né gambe.

Stevie Wonder e Andrea Bocelli sono cantanti ciechi che hanno continuato a perseguire qualcosa che amano fare.

A Matthew Perry manca la prima falange del dito medio. L’attore Forest Whitaker ha le palpebre cadenti. L’attrice Tina Fey ha una cicatrice sul viso difficile da nascondere.

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Non sei sicuro da dove iniziare?

Abbiamo portato ad esempio dei personaggi famosi che il mondo intero conosce. La verità è che ci sono moltissime altre persone che hanno delle imperfezioni e si realizzano, tantissime persone normali come noi, per niente famose! Questi esempi mostrano che è assolutamente possibile costruirsi una vita senza mettere il proprio difetto su un piedistallo!

Essere felici per qualcosa o nonostante qualcosa è, nella maggior parte dei casi, una scelta. Si tratta di una scelta che le persone devono fare da sole. Questa è la prima cosa che devi ricordare a te stesso nei momenti in cui hai voglia di nasconderti sotto il cuscino e dare la colpa di tutti i tuoi fallimenti al fatto che “io ho…”.

Mentre lottiamo con una parte di noi stessi, ci dividiamo internamente: perdiamo qualcosa di importante. E senza considerare l’energia, le risorse, il buon umore, la fiducia in noi stessi, ecc. Pertanto, vale la pena iniziare ad accettare noi stessi insieme ai nostri difetti.

1. Ricorda, quante volte hai rinunciato a qualcosa perché hai quel difetto? Da un colloquio di lavoro ad un appuntamento, ad una festa, ecc. Ne è valsa davvero la pena?

2. Mettiti davanti allo specchio e, preferibilmente ad alta voce, dì: “Io sono io. Compreso il… (nomina il difetto). Anche questo fa parte di me e non mi impedirà di essere felice”.

Se sei convinto che gli altri non ti accetteranno per il tuo difetto, allora rifletti su questo esperimento che alcuni ricercatori hanno condotto nel 1993. Dovrebbe far traballare un po’ le tue convinzioni.

Nell’esperimento, alcune persone sono state truccate con finte cicatrici grandi e brutte e sono state informate che avrebbero dovuto comunicare con degli estranei in queste condizioni.

Prima di questi incontri, i ricercatori hanno rimosso ai soggetti del test le cicatrici artificiali con un pretesto. I soggetti del test non sospettavano che le cicatrici fossero state rimosse.

Dopo “essere usciti all’aperto” e aver interagito con le persone, la maggior parte dei soggetti ha riportato di essere stata sottoposta a una qualche forma di discriminazione da parte propri interlocutori e di essere persino in grado di dire esattamente quali parole e azioni avessero usato per insultarli. Ma non avevano nessuna “cicatrice”…

L’esperimento illustra in modo vivido il fatto che molto spesso pensiamo che le altre persone non ci accettino. E possiamo elencare un milione di prove che lo dimostrano: comunicano con noi in modo scorretto perché abbiamo una cicatrice (nei, voglie, lentiggini, brutta gobba sul naso, orecchie a sventola, chili in eccesso). Ma è davvero così?

Nessun difetto fisico può renderti peggiore degli altri. Nessuno! Se accetti il tuo difetto, lo accetteranno anche le altre persone. Non c’è dubbio!


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