Come reagire quando qualcuno viola i tuoi confini

Chi di noi non si è mai imbattuto nella situazione in cui qualcuno, magari anche una persona cara, invade insistentemente uno spazio in cui non era stato invitato? Questo può provocare reazioni differenti: confusione, irritazione, rabbia o risentimento. Ognuna di queste reazioni è del tutto naturale, perché la violazione dei confini porta sempre con sé una sensazione di invasione o di aggressione, indipendentemente dal modo in cui viene effettuata.

Olivia dice: “Ogni volta che vado al parco giochi, qualche sconosciuta inizia a darmi consigli su come dovrei vestire mio figlio di due anni, su come trattare la sua eruzione cutanea o su cosa fare per perdere peso dopo il parto (anche se per me il mio fisico va abbastanza bene!). Mi blocco e non so cosa rispondere. Sono enormemente infastidita, ma non posso mettermi a discutere con loro! Sono solo consigli…ma non richiesti.  E non so come farle smettere senza entrare in conflitto…”

Vero. Come dovresti reagire quando incontri questo tipo di “benefattori”?

1. Se senti che sta accadendo qualcosa che non ti piace, reagisci subito.

Nadia ci racconta irritata: “Il mio collega aveva bisogno di aiuto e mi ha detto: “Ehi tesoro, puoi stampare questi moduli per me?”. Certo, li ho stampati, ma non mi è piaciuto il modo in cui si è rivolto a me. E credo che non l’abbia nemmeno notato”.

In queste situazioni, è necessario reagire immediatamente, educatamente ma con fermezza. “Cristiano, per favore, non chiamarmi così. Preferisco che mi si chiami con il mio nome”. Se non dici ad alta voce ciò che ti piace o non ti piace, nessuno lo scoprirà mai e proverai sempre disagio.

2. Quando si comunica con persone care, la tecnica del “sandwich” funziona bene: complimento-feedback-complimento.

Per prima cosa, dì qualcosa che ammorbidisca, un complimento, poi gli fai sapere come ti senti e specifichi la tua opinione, poi aggiungi un altro complimento, un ulteriore ammorbidimento.

Ad esempio, “Carolina, sei una persona molto attenta e premurosa, e so che vuoi aiutarmi. Quando mi hai detto che non dovevo indossare abiti lunghi perché non mi stavano bene, è stata una cosa spiacevole per me. Mi sono irritata e arrabbiata. Apprezzo la tua opinione, ma solo quando te la chiedo. In tutti gli altri casi, mi dà piuttosto fastidio. Sono sicura che capirai. Io e te siamo sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Grazie!”

3. Se uno sconosciuto viola i tuoi confini, ignorarlo è una buona tecnica.

“Anche io ho avuto un’eruzione cutanea come questa. Hai provato a usare una crema allo zinco?”

Ecco un’opzione su come rispondere: gli lanci uno sguardo lungo e significativo, senza sorridere e…continui a farti i fatti tuoi. Nella maggior parte dei casi, lo sconosciuto si sentirà a disagio e ti lascerà in pace. Se ripete la domanda, però, puoi rispondere con un tono calmo qualcosa del genere: “Il mio silenzio avrebbe dovuto farle capire che non sono interessato alle opinioni di altre persone su questo argomento”.

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4. Spostare l’attenzione sugli stessi “benefattori”.

Questo è un ottimo modo per trattare con parenti o vicini ficcanaso.

Giulia incontrava spesso nell’ascensore una fastidiosa signora di mezza età che, nel breve tragitto, riusciva a tormentarla con mille domande su suo figlio, sul lavoro e sul suo aspetto. Giulia riusciva a rispondere solo a monosillabi. La volta successiva, dopo essere entrata in ascensore con la stessa “zia”, Giulia ha iniziato per prima: “E cosa dai da mangiare a tuo nipote? Dovresti stare attenta: potrebbe causargli delle allergie! Perché lo porti fuori così raramente? I bambini hanno bisogno di aria fresca! Non è faticoso per te stare con lui tutto il tempo? I suoi genitori te l’hanno appena mollato? Eh, la gioventù…”. La signora era demoralizzata.

5. Indica i tuoi confini e segnalali con fermezza e cordialità, senza essere aggressivo. Solitamente, l’aggressività provoca una risposta simile e richiede molta energia. Dovresti ricorrervi soltanto quando non sono disponibili altre opzioni (purtroppo accade anche questo).

La cosa più importante è esprimere chiaramente il tuo pensiero, guardando la persona direttamente negli occhi e rimanendo calmo.

“Non discuto la mia vita personale con gli altri”. “Questa è la mia decisione e non ne discuteremo”.

6. In casi particolari, puoi ricorrere all’aggressività passiva: il sarcasmo e l’ironia.

“In che senso? Non pensavo fossimo così intimi da poter discutere di queste cose!”. “Oh, sei un dottore? No? Allora forse possiamo fare a meno di un consiglio medico?”

7. È molto più difficile fissare i confini con le persone care, perché conoscono tutti gli angoli e gli anfratti e sono molto più efficienti nell’aprirsi un varco nelle tue difese. Soprattutto con loro, però, hai bisogno delle tue capacità di autodifesa. In questo caso, i tuoi strumenti principali sono la calma e la coerenza.

Ogni volta che parli al telefono con tua madre, lei solleva l’argomento del matrimonio e dei figli. Puoi avvertirla una prima volta: “Mamma, non voglio parlarne”. Se non ti molla, diglielo ancora una volta e aggiungi che, se continua, dovrai interrompere la conversazione: “Mamma, ti sto chiedendo di nuovo di smetterla di sollevare questo argomento. Altrimenti, dovrò riattaccare”. La terza volta la saluti: “Mi dispiace, mamma. Parliamo un’altra volta. Ciao”.

La cosa più importante: sarai in grado di difendere i tuoi confini soltanto se credi di meritare rispetto. È in quest’area che dovresti iniziare a lavorare su te stesso. Di diretta conseguenza, tutto il resto sarà molto più facile. In bocca al lupo!


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